lunedì 7 maggio 2012

L'amore migliore è...

"Solo l'amare, solo il conoscere conta, non l'aver amato, non l'aver conosciuto"

Classifica del Mulo dei film d'amore. Quanti fazzoletti bagnati a rivangare queste opere (alcuni veri e propri capolavori, come Mononoke, Il bandito delle 11, L'Atalante, Hana-Bi...)


13 Le onde del destino (L. Von Trier) Disperato






12 Porcile (Pier Paolo Pasolini) Indicibile




 11 Principessa Mononoke (H. Myiazaki) Storico e dualista




10 Il bandito delle 11 - Pierrot le Fou (J.L Godard) Ribelle e senza tempo




9 Via da Las Vegas (M. Figgis) - Liquido e presente




8 L'atalante (J. Vigo) Libero




7 Eternal Sunshine of the Spotless Mind (M. Gondry) Unico e scattante




6 Another Year (M. Leigh) Famigliare e pieno





5 Oasis (Lee Chang-dong) Volante e rabbioso




4 Exils
 (Tony Gatlif) Sensuale e spaesato





3 Hana-Bi (T. Kitano) Crepuscolare e poetico





2 Once (John Carney) Romantico e cantante




1 Ferro 3 - La casa vuota (Kim Ki-Duk) Inarrestabile e sottile


Mi commuove. 
L'amore senza possibilità di scampo, vince, conquista, strugge. E, dopo il dolore, l'assenza, il nulla, rinasce, nella fessura di un muro, o di un'esistenza, apparentemente gracile, un respiro, ma mostruosamente forte, incrollabile.


A chi mi ha preceduto.
A chi mi ha sostenuto.
A chi accompagna,
A chi ama.
A G.
A B.
All'amore:
Sempre colmo ne sia il calice!


PS Non ho mai saputo/voluto sapere nulla del legame tra la musica struggente presente nel finale (e in altre parti del film del grande Kim) di Natacha Atlas (una che all'epoca ascoltavo tantissimo, e proprio quell'album, Halim); se qualcuno fosse a conoscenza di particolari, si faccia avanti, perchè per me trattasi di una di quelle combinazioni, di quelle accoppiate particolarmente pregne di emozioni e significato (come quando Pasolini pensò a Kerouac di interpretare Cristo nel Vangelo, tanto per dirne una "banale"...)


10 commenti:

  1. Grande primo posto, sono un sostenitore convinto di quel Kim e trovo l'immagine del video di una purezza (nonché di una genialità) altissima, da restare estasiati. Alcuni non li conosco, altri non li ho visti, ma su Le onde del destino storgo un po' il naso, è uno di quei casi in cui io e LVT non siamo mai andati d'accordo.

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    1. Parole Sante, Eraserhead. Quello è Amore che proviene direttamente dall'Assoluto. Inspiegabile, fors'anche intangibile, ma c'è, si sente, si sfiora, sottile. Per il resto, spero di averti invogliato a qualche visione, come spesso fai tu con film stupendi come la Tentazione di Tony (chiamiamolo così)...bellissimo

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    2. Di quelli che citi qua vorrei vedere: Myazaki (non ne scriverò sul blog ma mi ci sto avvicinando, pian piano); Leigh (che ne avevo letto bene); Lee (il successivo Poetry l'ho apprezzato); Kitano (di cui mi manca molto). Insomma, qualche buchetto ce l'ho eccome.

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    3. Eh sì...
      La classifica, comunque, è rispetto a come viene trattato l'amore, non come qualità dell'opera in sè.
      Oasis mi era piaciuto moltissimo e, secondo me, potrebbe convincere anche te (come di sicuro farà Kitano). Leigh di Another Year per me è spettacolare, completo e affilato come solo ho visto in Naked. Ma la cosa di cui sarei più curioso, che son capolavori, è la tua opinione su Miyazaki e...come mai niente su Oltre il fondo?

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    4. Diciamo che è un po' come per Faust: non mi sento preparato :)
      Comunque sono solo all'inizio, la settimana scorsa ho visto come aperitivo Arrietty che immagino sia giusto un'appendice.
      Domani sera se riesco mi sparo Ponyo. Ah, ad ogni modo Arrietty l'ho trovato abbastanza gradevole.

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    5. In sala c'è Laputa (Il castello nel cielo), è un'ottima occasione per partire dalle basi! Sì, Arrietty è carino. Ponyo è molto bello, però io non partirei dalla fine, ma cercherei di seguire un po' l'ordine cronologico.

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    6. Sì in effetti hai ragione. Tra l'altro ho visto su IMDb che è stato anche l'autore di alcuni Lupin: fico! Ad ogni modo ieri sera non ce l'ho fatta a vedere Ponyo e quindi nisba. Il tuo preferito di lui qual è?

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  2. ...torno ora dal cinema per Laputa: ti porta in alto (letteralmente) ed è una parabola fiabesca pieno di senso e poesia...comunque: totoro, principessa mononoke e la città incantata. ma parliamo di capolavori, difficile scegliere!

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  3. Appena ho letto Laputa e vicino la parola cinema, ho pensato che non fosse esattamente QUEL cinema di cui solitamente parliamo. Anche con "ti porta in alto" sono rimasto un po' interdetto, per fortuna però che alla fine si tratta di una parabola fiabesca va' :).

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    1. Stavolta sono io che mi perdo e non ti seguo 8-)

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