Perché il cinema è come i sogni: superficie da cui emergono desideri impronunciabili, paure, angosce e istinti primordiali. A volte comprensibili nel ricordo, altre volte sfuggenti, invisibili, o apparentemente assurdi, come le forme mutevoli dell'Oceano di Solaris. Il cinema è un rito che può esorcizzare le paure, perchè se ne può condividere la superficie manifesta e, a volte, anche gli abissi da cui i mostri hanno preso vita. E a me i bassifondi sono sempre piaciuti, un po' perché ci sono stato, e un po' perché non nego il lato oscuro delle cose del mondo, anzi, trovo geniale riuscire a raccontarlo in film come "A l'interieur", "INLAND EMPIRE" o "Arancia meccanica" e psicologicamente sano illuminarlo e cavalcarlo, come ben suggerisce l'archetipo junghiano del Guerriero. Più luce brilla, più ombre si allungano.
benvenuto nel mondo dei bloggers! Il tuo blog sembra promettere molto bene! L'ho già inserito nei miei link!
RispondiEliminaGrazie mille, faccio altrettanto!
RispondiEliminahttp://ildolcedomani.blogspot.com/2011/03/luce-ed-ombra-quiete-e-movimento.html
RispondiEliminaQuando hai tempo... a proposito di Luce ed Ombra. :-)
(ne parlo in conclusione, nella prima parte del post parlo della contrapposizione tra Quiete e Movimento, ma in fondo ci sono analogie tra i due concetti).