venerdì 27 gennaio 2012

Immenso Faust

Faust di Sokurov è un cammino lento, una spirale tra terra e mare, alchimia di ghiaccio, lava, puzza e putrefazione, un film incessante, impellente, gigante. Un opera magmatica, pazzesca per ampiezza culturale e racconto visivo, bellissima, forte, difficile. Non ci sono cazzi, Faust è qualcosa di mai visto prima, va visto, e va visto in sala. 


Il trailer qui sopra non dice niente. E poi conviene non sapere niente, che tanto poco possono dire frammenti, immagini, racconti. E recensioni. Ma, è vero quel che dice l'ultimo titolo da quotidiano (che fissa quella di metterli nei trailer), Faust è manifesta superiorità. Quando avevo visto Alexandra, dello stesso autore, avevo pensato fosse la cosa più vicina a (niente poco di meno che) Pasolini. Con Faust, siamo anche oltre. Meravigliosa sorpresa, incanta e rallegra, il cinema è più vivo che mai.
Buon viaggio.

5 commenti:

  1. sarà, ma io di innovativo c'ho trovato davvero poco o niente...
    e di bellezza, pure questa, ben poca. quella che invece ho trovato, al di là delle riflessioni esistenziali, in film come the tree of life o melancholia.
    mi aspettavo di qualcosa di più forte, che avrei amato o detestato totalmente. invece non mi ha entusiasmato ma nemmeno infastidito...

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  2. ormai il dialogo è da te. Qui c'è poca partecipazione (per ora!) ;-)

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  3. neanche a me è piaciuto, da Sokurov mi aspetto decisamente meglio.. ne ho parlato anche dalle mie parti, se vuoi passa ;)
    ti seguo! bel blog ;)

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    1. Grazie del passaggio! Su Faust come su altri film (anche l'ultimo Cronenberg, come di diceva) secondo me pesa molto la prossimità che lo spettatore ha verso il tema trattato, visto che forma e contenuto sono strettamente connessi e funzionali uno all'altro nello sviscerare e raccontare i temi delle opere. In questo caso, la ricerca spirituale e alchemica di Faust sono espresse in modo spaventosamente riuscito. Faust, del resto, è un capolavoro secondo molti dei miei riferimenti in ambito cinecritico (per il web, per esempio, Gli spietati), e un segno della grande vitalità e capacità di una parte del cinema contemporaneo. Sokurov io in realtà lo conosco poco, e ovviamente dovrò approfondire!

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  4. Ho visto da poco il film e sono rimasto (con Sokurov è sempre così) affascianto, sorpreso, ammirato. Ma non riesco ancora a scrivere un rigo. Un ottimo film.

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