114 puntate
5130 minuti
Più di 90 personaggi principali
Sì, novanta e rotti personaggi che non possono non diventare stretti, fastidiosi, caricaturali, sovrapponibili e prevedibili se la sceneggiatura arranca, propone situazioni e scelte che si risolvono al 90% in modo manicheo, a volte puerile, spesso inutile. E intanto tu ti sei sorbito 14 puntate per niente.
Lo slancio metafisico è trito e puramente razionalista; fa il paio con le "trovate" di sceneggiatura di cui si accennava sopra.
Ogni cosa, giungla, isola, volo, bene/male, eroi/antieroi non hanno la forza espressiva e narrativa per diventare simbolo, fiaba, archetipo. E restano noiose caricature, elementi banali e strumentali finalizzati a un semplificatorio discorso narrativo che si snoda, strascicando e stracciando, tra idealismo hegeliano e cristianesimo scientifico post-moderno.
Le premesse c'erano, discreta la prima stagione e anche l'ultima ma, forse per via delle scelte produttive, si resta impigliati in una serie di intrattenimento che si parla continuamente addosso.
Insomma, per me (e per chi mi ha accompagnato nel viaggio) Lost lascia il tempo che trova, è il caso di dirlo, e dire di più non posso pure perchè di tempo ne abbiamo investito già moltissimo.
Ora...So che non sembrerà bello stroncare speidtamente, senza entrare nel merito con esemplificazioni e analisi approfondite, una serie che anche tra i miei amici blogghettari può vantare