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di Malick. Una carezza dalle stelle.
di Leigh. La vita com'è, dura, dolce: e le sue parole.
di Aronofsky. Nero.
4 INCEPTION
di Nolan. Tantracinema.5 UOMINI DI DIO
di Beauvois. Amare Dio è amare. Amare i figli, amare la Terra.
6 FOUR LIONS
di Morris. "La serietà di una religione si misura con quanto si possa prenderla in giro". Demenziale e inquietante: bellissimo.
7 LA VENERE NERA
di Kechice. Vorticoso. Carnale.
8 MY SON MY SON WHAT HAVE YE DONE
di Herzog (e zampino di Lynch). Bastano i nomi?!?
di Baumbach. Generazionale, ma senza rompere le palle. Mica poco.
di Moretti. Orpelli, artifici, e un mare di noia.
2 127 ORE
di Boyle. Generazionale nel peggior senso della parola. Presuntuoso.
3 13 ASSASSINI
di Miike. Cazzo fai, Takashi?
di Hooper. "La canonizzazione del "Discorso del re" di T. Hooper sembra la conferma degli stereotipi classici che confezionano un film da Oscar: buoni sentimenti, fonte "alta", costumi d'epoca, accento inglese, politica rassicurante e forma insipida e, quello che non fallisce praticamente mai, il protagonista disabile."
5 HEREAFTER
di Eastwood. Un'altra esplorazione del nulla, con poco dentro. Rivoglio Gran Torino. La guerra. Tutto ma non Changeling e Hereafter.
6 MACHETE
di Rodriguez. Peccato dirlo, ma era moooolto meglio rimanesse un trailer.
7 TRON LEGACY
di Kosinski. Penoso.
8 LO ZIO BOONMEE CHE SI RICORDA LE VITE PRECEDENTI
di Weerasethakul. Un'autentica buccia intellettuale, per questo da vedere.
9 IN THE MARKET
di Lombardi. Link al trailer cliccando sul titolo. Strepitoso.
9 IN THE MARKET
di Lombardi. Link al trailer cliccando sul titolo. Strepitoso.