lunedì 31 marzo 2014

Superchicche, grandi film e una serie strepitosa (più una pernacchia a Sorrentino)

...M'han detto che cercavate un elenco di film che vale la pena vedere degli ultimi due-tre mesi.

Eccolo!

Disconnect
Henry Alex Rubin
Un film ben costruito su catastrofi e disguidi ad ampio spettro in cui è coinvolto strutturalmente l'aspetto connettivo digitale del nostro tempo. Episodi incastrati uno nell'altro senza eccessive forzature. La parte relativa al cyber-bullismo per noi è stata molto istruttiva (oltre che dolorosa).



Zodiac
David Fincher
Un thrillerone languido, denso ed ossessivo, come piacciono da queste parti. E pure Jake Gyllenhaal ci piace parecchio, tic compresi. Film che precede altri ottimi lavori del Fincher, tra i quali ricordiamo Social network e ne segue altri, tra cui Fight Club.


A. Kechiche
Film d'amore e gioventù, uno sguardo pieno, naturale e naturalistico su una bellissima ragazza alle prese con la...vita, l'amore.
Noah Baumbach
Già autore de "Lo stravagante mondo di Greengberg", Baumbach confeziona una pellicola deliziosamente leggera, spigliata, intelligente. Le mille sfumature di grigio della single Frances, tra alti e bassi non da montagne russe ma brillanti per simpatia e arguzia. 


Ed ecco le superchicche, e/o film davvero meritevoli di menzione:
D. Cianfrance
Un lavoro attoriale pazzesco, scrittura precisa e inclazante, livelli di drammaticità e realismo altissimi. Un film che porta con sè giganti spunti di riflessione sentimentale e umana. Da vedere e rivedere.



John dies at the end
D. Coscarelli
SUUUUUUUPERCHICCA! No more words!



di Lee Hey-jun

Il miglior soggetto recente a mia memoria, e per il resto tutto procede all'altezza del miglior cinema coreano. C'è qualcosa da chiedere di più?
La storia è piccola ma grande, dolce ma spietata, selvatica ma urbana...
E si potrebbe continuare per ore



Eh?! Le serie?! Ma sì, ecco la notevole seriedicuituttiparlano True Detective (basterà dire che siamo -finalmente- ai livelli di Breaking Bad?). Come si diceva per Zodiac, anche qui siamo con piacere nel denso e nell'oscuro. Non per niente l'ambientazione è paludosa,  visionaria. Da non perdere, specie in lingua originale.



E Sorrentino di cui parlavi nel titolo?!? Era solo uno specchio per le allodole?!?...Più o meno, visto che il film è girato non male ma non dice nulla di nuovo, noiosa la regia come i personaggi...Propongo un accostamento con un film altrettanto post-borghese e visionario (e molto altro), per me un capolavoro: The Temptation of St. Tony del geniale V. Ounpuu 

mercoledì 12 marzo 2014

Un malnatt' da Milan e 'a passione da Napule!

Due chakra musical-cultural-geografici del sottoscritto.
...Praticamente Anima.






La prossima volta quelli europei e globali.
Si noteranno particolari somiglianze liturgico/lisergiche.