mercoledì 19 dicembre 2012

Buon Cammino!



Per i "magici 12 giorni"
Per il Solstizio, Santa Lucia e Santa Klaus.
Per la Luce e per le Tenebre.
Per i Boschi, i loro Guardiani e i Sacri Cortei.
Per noi, per voi, per chi durante il Cammino ha incontrato ostacoli e dolore.
L'Oro -di cui si dice anche in sottotitolo a questo piccolo blog, e in tempi non sospetti!- sarà la giusta ricompensa!

A U G U R I A TUTTI!! 

F E L I C E 2013!! 

giovedì 6 dicembre 2012

Stella Maris

Ormai questo è sempre più un blog di Omaggi, di Citazioni, di Scaglie.
E come non postare un omaggio da un lato a una lingua e una cultura che mi è sempre piaciuta molto e dall'altro a un gruppo che ne è moderna e punkettara espressione (possiamo definirli i Cccp/Csi in brodo teutonico?)?
Spazio ai Suoni: Stella Maris - Einstürzende neubauten



lunedì 3 dicembre 2012

Sempre le Silly!

Per deliziarci un po'...Piccoli grandi capolavori, immortali!





In attesa di un Luminoso Natale...





Evviva!


giovedì 18 ottobre 2012

Io amo il cinema io amo la realtà


"Piuttosto che esprimere la realtà attraverso simboli, che sono le parole, ho preferito il cinema, che esprime la realtà attraverso la realtà. Io amo il cinema perché amo la realtà.  E’ una specie di ideologia personale, di vitalismo, di amore del vivere dentro le cose."






giovedì 4 ottobre 2012

E quando si torna in città...

...Questo canto,
Percepito, ricercato, ascoltato
Eseguito
Fucina alchemica del suono
Amalgama di trame.

Eccomi, "in vibrazione"
Brulichio grigio
Città
Da suonare insieme
Intersezione sghemba
Voci
Rumori
Melodie.
Passioni celate,
Eppure evidenti,
A permeare il Vuoto
Scolorando suoni 
Manipolati, incontrati,
Ridistributi.

Voci
Rumori 
Melodie.
Suoni ritmici:
Racconto del Nostro Tempo.



Estratto da un "veloce" documentario di M. Waffender, "City Life", contenente l'omonima esecuzione orchestrale dell'opera che Steve Reich sta componendo nel 1995. Nel doc accenni alla fase compositiva, di ricerca e ispirazione, e poi le prove con l'orchestra...Caruccio: ma quando parla la musica, gigante. Capolavoro della musica contemporanea.

venerdì 3 agosto 2012

Si va


gente che fa buio avanti sera
gente da basto da bastone da galera
risuona la parola detona rimbomba in me cassa armonica:
far fronte in marcia tra timori sgomenti e baldanza festante.
-certo le circostanze non sono favorevoli
-e quando mai?
-bisognerebbe...bisognerebbe niente
-bisogna quello che è. Bisogna il presente

un contagio dell'anima, come pestilenza, decreta l'evidente:
il tempo che corre, il tempo moderno
scivola al piano s'ammassa s'appiatta. Livella l'odierno

-certo le circostanze non sono favorevoli...

questo è un buon rifugio in campo aspro, scosceso, eroso ed addolcito d'acqua e vento
bastione naturale in prospettiva ariosa

terra di passo, di sella, di slitta, mal s'addice alla fretta
sa che tutto passa e tutto lascia traccia

-certo le circostanze non sono favorevoli....

nato tra i morti sui monti vivo sui monti tra i morti
e non c'è lama che possa recidere la languida catena
GENERAZIONE SU GENERAZIONE

mercoledì 4 luglio 2012

Amore Inquieto


Ci sono cose di cui dovrei parlare solo sul mio diario. 
Ci sono amori che allagano le pagine.
Odori che le sgranano.

Ci sono Segni
Preziosi.
Compagnie sottili.

Semi di Papavero
Canticchiano penombre.

Montagne svettano
Su Boschi avvincenti.
Infiniti, apprensivi.

Giochi di Vero e di Linfa
Ambizioni. Intrecci.

Io amo
Loro sorridono.
Questo conta.

Come la Luna vicina ai Cari Estinti.

Le scene sono impresse
Storie uniche,
Ridicole, dolcissime
Doni preziosi per chi sa
Per chi c'è e vuole farsi prossimo.

E quando finirà
La Giostra girerà per sempre. 




Tour de France

Come storia e tradizione fluiscono e si tramandano in un linguaggio e in un'estetica moderna..


La gloria del Tour de France, nelle sue grandezze e sfumature, i modi di dire, i brividi geografici e sportivi, i dettagli meccanici, in una canzone e un video che, con perfetta sintesi ed efficacia, consentono a tutti di "navigare" un po' nel Mito ciclistico per eccellenza, fra strepitosi scorci del variegato paesaggio francese. Per l'album intero, vedere qui.

sabato 23 giugno 2012

Dub, techno, elettronica, house, dance, trance e "Culai": a spasso con me nell'etnotronica

Mi è sempre piaciuto pensare alla musica elettronica, alla techno in particolare, come alla progenie della musica antica-tribale, la musica "etnica". Ne ho ascoltata tanta, ne ascolto ancora. Anni fa, ho creato e partecipato a progetti e laboratori contro-culturali che vedevano questo genere di musica (ma anche l'etnica-popolare stricto sensu), e gli orizzonti ad essa legati, protagonista. Concetti come orizzontalità, condivisione, rito, ricerca, arte, psichedelia, tecnologia, tradizioni, nomadismo psichico, sono alcuni dei tasselli del variegato mosaico che rappresenta questo universo.
Per chi ha voglia di approfondire, questo mi sembra un buon articolo su rave, Riti, sballi e Balli...Così, per farsi una prima idea, oltre che un Passo. Con la precisazione che la musica elettronica può ovviamente essere anche "solo" godurioso ascolto (ed eventualmente danza) individuale.
E adesso, via alla passeggiata sonoro-musicale fra i miei artisti preferiti: scuotetevi, se potete! ;-)

Hercules & Love Affairs con Antony Hegarty (un grandissimo, da scoprire per forza) - Blind

Keedz - Stand on the Word (nel film Polisse)

Orbital - One Perfect Sunrise (Contemplativo!)

 
Orbital - Halcyon&On&on (che bello...)

Almamegretta - Sanacore (Dub napoletano da un gruppo meraviglioso, per alcuni anni i miei preferiti, soprattutto con il passaggio all'elettronica più spinta come...

...Almamegretta - Suonno

 Dhol Foundation - Punjab De R (dopo gli Alma, altra etnotronica molto interessante)

 
Talvin Singh - Ok (Lui è un genio musicale che ha contaminato musiche di mezzo mondo con raffinatezza; da sentire PERFORZA l'album con i Master Musician of Jajouka, soprattutto se chi, tra chi legge, cerca Tracce...)

 Aphex Twin - Vordhosbn (Aphex è un emblema -un mito- della musica elettronica e sperimentale. Un tipino a posto. Guardare i video sotto, per crederci!)

 
 Aphex Twin - Il leccafinestre (!!)

 
 Aphex Twin - Vieni da paparino!! (!)

 
 Omni Trio - First Contact

Arandel - In D#1 (Molto bello)

Gus Gus - Believe (Live set)

Foundland


 Massive Attack - Teardrop (pilastri dell'elettronica mondiale, sensuali, elettrici, inimitabili!)

Massive Attack Vs Mad Professor - NO Protection (Un pezzo liquido meraviglioso, che mi accompagna fedele da anni e anni...)

Steve Reich remixato da Howie B - Eight Lines (Steve Reich è uno dei miei musicisti preferiti, autore di musica contemporanea minimalista che ha collaborato con molti altri autori. Steve Reich Remixed è un imperdibile album di qualche annetto fa in cui le sue musiche più diverse vengono rimaneggiate sapientemente da personaggi del mondo della musica elettronica. Roba unica e preziosa.)


Steve Reich remixato da Coldcut - Music for 18 Musicians (che album da viaggio, quello!)

Steve Reich remixed - Proverb


Lfo - Freak (che suono! che ritmiche! che potenza! Nel film Enter the Void)

E ora, in onore dei vecchi tempi e usanze,  un po' di techno trance! Electric Universe, Live in Japan, belle scene, bei tempi!

Qui scene da rave trance esotici e molto intensi. Boom!

Qui passiamo alle mie personali vette; Ken Ishii - Extra (Il mio dj preferito, anche ottimo autore. Qui con un video molto bello)

 
Uno scorcio da un altro live giapponese, con Ken Ishii a suonare. A me sembrano belle energie, quelle che un tempo si trovavano in alcuni rave o ritrovi...


Ken Ishii - Butter Bump (Scatenato)

E ora...
...In vetta a tutto chi ci sta?
MA LORO!!!






I Titani, i Padri della Musica Elettronica europea, inarrivabili, ineffabili, bellissimi. Il loro concerto Minimum - Maximum (ripreso in alcuni dei video qui sopra e per intero al link qui di fianco), per me, è stato il più bel concerto mai visto. Nella mia storia personale i Kraftwerk arrivano da lontano. In effetti, suonano musica elettronica da circa 43 anni! Mio papà aveva un paio di meravigliosi LP (tra cui Radioactivity) che spesso giravano. Sarà anche per questo che mi sono entrati "nelle vene"!

___

Fine del viaggio. Un post lungo, troppo lungo, buono per me per tornare in un posto e trovarci il "mio meglio" in fatto di una parte del continente musica; ma spero dia qualche bello spunto anche al lettore.

PS A sto punto, tanto per fare classifiche, aprendosi a tutti i generi musicali, direi che nel mio Olimpo musicale ci stanno: Kraftwerk, Csi/Pgr, Fabrizio De Andrè, Ken Ishii, Almamegretta, Steve Reich, e, senza troppi "di cui", la musica popolare, alpina, milanese e mediterranea. Solo un esempio, come saluto, per un Popolo che adoro! 
L'ultimo video è tratto da un regista che amo, il grandissimo Tony Gatlif, che immortala "Culai" il vecchio violinista dei Taraf de Haïdouks, che suona il violino...tirandolo. 

 

 



giovedì 21 giugno 2012

Giocare è arte, lo dice anche il Ghibli!


Riemerge il baldo autore di questo blog, ma solo per postare un'ennesima riprova (vedi ad esempio QUI e QUIche il videogioco è una forma d'arte (visiva, ludica, sociale...) potente e sempre più promettente.




Uscita per gennaio 2013 (e siamo a due...)


giovedì 7 giugno 2012

Un trailer PAURA del prossimo film di Tarantino

Và che bel...


Cosa manca per immaginarsi un altro film immenso all'altezza di Bastardi e Le Iene?
Appuntamento per le prime luci del 2013 (uscirà il 3 gennaio)!

domenica 27 maggio 2012

Cosmopolis: spunti per spazzolarsi il primo DeLillo al cinema

Fuga dalla critica - Pere Borrell del Caso
1 Del contesto

Dare la colpa al soggetto se la foto di un intricato paesaggio o un succulento primopiano è spezzata, grossolana, insapore. Apparentemente incomprensibile. 
Ragionarci, che ci sono sempre ragioni tecniche. Spiegazioni. 
Conferme. 
Motivi.

Dicevano: "egocentrico, retorico, pedante"
Il dialogo-rapporto tra Freud e Jung meriterebbe più ore di meditazione e conoscenza. Come continente ora alla deriva, in quel momento esatto si staccò l'Oggi per ri-congiungersi allo Ieri, e DG lo sa e lo ri-prende in pieno.

Lo diranno ancora. E dire di Cosmopolis senza aver messo due occhi sul libro di DeLillo, lo credo durissimo. Ma, avendolo letto (e "ascoltato"), questo film varrà come straordinaria e letterale operazione di trasposizione cinematografica di un romanzo "postmoderno". "Cover musicale", dice DG.

Dicevano anche "Fuffa!" di Cabala e Alchimie al cinema, e "Oppio!" di ciò che un comune e misero Io non può vedere. Ma questa è un'altra storia.

Questa non è la spocchia di quello che ha letto un cazzo di libro di cento pagine, ha preso due lauree (feat. University of Secondigliano) o meglio si illude e crede di sapere. E' leggere fiato e meningi sprecate, parole buttate, che vorrebbero argomentare, guidare, giudicare senza alcun percorso di fondamenta. Questo emerge come sciocco sentenziare; patetico, se si possiede la proprietà tecnica del mezzo, il linguaggio. Un parlarsi addosso gretto e trendy, giusto per attirare (ma perchè? denaro?) un po' di facile consenso. Meglio sarebbe lasciare spazio alle emozioni, alla deriva, al gusto. Insomma. Non fate i critici, raccontate!



2 Del merito

Sorella Morte applaude ad ogni opera di DG. Freud, come dice lo stesso regista, vorremmo vedere cosa proverebbe a veder rappresentato, in letteraria forma, tale atavico, sociale, apocalittico impulso di Morte dalla sua opera così profeticamente dischiuso in scienza psicologica.

Sesso, sesso, sesso. Ancora carne. 
Scopare, sbattersi, annusare, infilarsi dentro, dare e prendere. 
Domare e domandare.
Non c'è significato, solo Spinta.

Il sesso purifica. 
Quadrilogia con Crash, Videodrome e A Dangerous Method?
La consulenza filosofica innalza e poi sprofonda. Come un cazzo.
La visita prostatica, e ciò che accade, la dice lunga su fase anale e narcisismo del capitale, su un sesso di pura portineria.

La macchina è isolata, blindata, il contenuto è invisibile. Un io-robot la cui esistenza è tempo, è lavoro, è capitale.
Finanza: invisibile, mortifera e concreta. Evitabile?
Come in Melancholia, le Limo non passano tra le curve più strette.
E dove dormono le macchine?

Metafore. 
Simboli.
Proiezioni.
Segnali di passaggio e confine fra Dentro e Fuori; schermi su schermi su schermi. Eric può vedere ed entrare come un cazzo (ancora!) di uno stupratore di stato sia in ciò che accade dietro gli schermi dell'auto, sia in ciò che accade dietro gli schermi televisivi. 
Eric-Il capitale, può fare in modo che domani non mi daranno il mutuo, che non mangerai più vacche (e sarebbe ora), che migliaia di persone non possano lavorare per lui.
Eric vuole TUTTO. Eric si prende TUTTO.

Oltre la Merce e la Materia.
Potere invisibile - Uno Spettro (si aggira per l'Europa!)

Nulla, Vuoto, Caos. Decadenza. 
Anarchici e capitalisti dicono le stesse cose?!?

La Salvezza.
Il Fuoco e la Morte (come il Sesso e la Devozione) possono essere Uscita e Buon Inizio. Significato. Redenzione. Speranza.
Ciò che è e ciò che non è non è disegnato di compasso. Piuttosto sfuma, sfronda, non si sonda.
E' l'asimmetria (speculare nel doppio e minaccioso attentatore di fine storia, merda come Eric "E' mio", forse più, da innamorato ignorato), il Verderame, la Spina nel fianco.

 ______________
Note a margine
-Disribuzione mastodontica in rapporto all'anti-commercialità del film. L'inculata è così banale  e spiattellata, o sono io che mi sono perso qualcosa?
-Il vampiro rende nei panni di Eric. Avevamo previsto bene.
-C'è K'naan nei panni di Brutha-Fez, il Rap-Sufi.  Un bravo ragazzo, ma sicuri non ci fosse nulla di meglio?
-Ottimi link
1
2

giovedì 24 maggio 2012

Ottime visioni di un intenso Maggio

Segnalo quattro ottimi film. Ideali per un "giro di Ruota completo". 
Ci sono titoli, su tutti lo straordinario film di Õunpuu, che sfiorano il capolavoro e andrebbero visti in sala. E, soprattutto, meriterebbero più spazio, spunti e argomenti di quanto io possa dedicargli. Per questo, essenziale leggersi le recensioni linkate ai titoli, in giallo
Per il secondo e il quarto film, un rinnovato grazie a Eraserhead (link al suo blog dal sopracitato film estone, l'ultimo della lista) per le segnalazioni e recensioni.

Polisse  di Maïwenn Le Besco
Un film molto intenso da più punti di vista, con attori in stato di grazia e scelte di sceneggiatura non troppo comode, soprattutto se ri-meditate e contestualizzate. Si parla di pedofilia e relative atrocità e contraddizioni, di polizia, di intercultura...




Ladoni  di Artur Aristakisjan
La Salvezza e la Bellezza degli Ultimi è incarnata in questo eccezionale film-esperienza di un autore completamente fuori dagli schemi che vive insieme a ciò che rappresenta una fusione totale tra cinema ed esistenza. Il video qui sotto è l'incipit del film, da circa 2.23 si entra nel vivo.




Laputa - Il castello nel cielo  di Hayao Miyazaki
Un classico, un grandissimo anime per volare in alto.




The Temptation of St Tony  di Veiko Õunpuu
La vicenda, drammatica e grottesca, del Cammino verso e negli Inferi di un allampanato e smarrito dirigente estone. Pura maestria dietro la macchina da presa. Si ringrazia Bunuel. Da vedere assolutamente.


lunedì 21 maggio 2012

Dal crinale





A cuor contento,


l'orante,


nenia e salmodia.


Sentieri paralleli


di luoghi;


nomi diversi,


uguale Devozione


Uno


lunedì 7 maggio 2012

L'amore migliore è...

"Solo l'amare, solo il conoscere conta, non l'aver amato, non l'aver conosciuto"

Classifica del Mulo dei film d'amore. Quanti fazzoletti bagnati a rivangare queste opere (alcuni veri e propri capolavori, come Mononoke, Il bandito delle 11, L'Atalante, Hana-Bi...)


13 Le onde del destino (L. Von Trier) Disperato






12 Porcile (Pier Paolo Pasolini) Indicibile




 11 Principessa Mononoke (H. Myiazaki) Storico e dualista




10 Il bandito delle 11 - Pierrot le Fou (J.L Godard) Ribelle e senza tempo




9 Via da Las Vegas (M. Figgis) - Liquido e presente




8 L'atalante (J. Vigo) Libero




7 Eternal Sunshine of the Spotless Mind (M. Gondry) Unico e scattante




6 Another Year (M. Leigh) Famigliare e pieno





5 Oasis (Lee Chang-dong) Volante e rabbioso




4 Exils
 (Tony Gatlif) Sensuale e spaesato





3 Hana-Bi (T. Kitano) Crepuscolare e poetico





2 Once (John Carney) Romantico e cantante




1 Ferro 3 - La casa vuota (Kim Ki-Duk) Inarrestabile e sottile


Mi commuove. 
L'amore senza possibilità di scampo, vince, conquista, strugge. E, dopo il dolore, l'assenza, il nulla, rinasce, nella fessura di un muro, o di un'esistenza, apparentemente gracile, un respiro, ma mostruosamente forte, incrollabile.


A chi mi ha preceduto.
A chi mi ha sostenuto.
A chi accompagna,
A chi ama.
A G.
A B.
All'amore:
Sempre colmo ne sia il calice!


PS Non ho mai saputo/voluto sapere nulla del legame tra la musica struggente presente nel finale (e in altre parti del film del grande Kim) di Natacha Atlas (una che all'epoca ascoltavo tantissimo, e proprio quell'album, Halim); se qualcuno fosse a conoscenza di particolari, si faccia avanti, perchè per me trattasi di una di quelle combinazioni, di quelle accoppiate particolarmente pregne di emozioni e significato (come quando Pasolini pensò a Kerouac di interpretare Cristo nel Vangelo, tanto per dirne una "banale"...)


martedì 24 aprile 2012

Save the date!

Abbiamo la data d'uscita del film tratto da uno dei romanzi più belli del millennio. Un film che porta con sè tante aspettative anche perchè è girato da uno dei più grandi registi viventi.


Il 25 maggio, sulla scia del Festival di Cannes, uscirà nei cinema italiani Cosmopolis, di David Cronenberg. 
Sul soggetto e le atmosfere, forse, meglio ancora una volta non sapere nulla. Cosmopolis è uno dei film che attendo da più tempo, girato dopo A Dangerous Method, opera che ha dato prova della capacità dell'autore canadese di penetrare i suoi temi più cari anche passando dalle teorizzazioni storiche e dallo studio della Scienza dell'Anima.

A Cannes vedremo anche film di Mungiu (autore dell'ottimo 4 mesi 3 settimane e 2 giorni), Malick (che dire di più), Sono, Haneke e il film On the Road (dal libro di Kerouac; per me quindicenne un vero romanzo di formazione) di Selles.

venerdì 20 aprile 2012

Su Marco Tullio "Brodaglia" Giordana

POST DI RIBELLIONE LUDDO-SITUAZIONISTA ALLO STRAPOTERE CULTURALE DEL CINEMA TELEVISIVO DELLA PEGGIOR RISMA, PATERNALISTA, SEMPLICISTA, MACCHERONISTA E SUPERSFRACASSACAZZI: QUELLO DI M.T. -ODDIO, NO- GIORDANA!

"Non basta certo il tragico episodio della morte dell’agente Annarumma (19 novembre 1969), che apre il film, a raccontarci l’Italia di quegli anni; si tratta anzi di una scelta gravemente tendenziosa, che induce a identificare quella stagione – di cui null’altro viene raccontato, a parte le innocue canzoncine e le auto d’epoca – con la violenza talora affiorante nelle contestazioni di piazza. Per quali idee si discuteva, ci si organizzava, si manifestava? Quali erano i sogni, le utopie, i progetti non soltanto di Pinelli e dei suoi compagni che una consapevole strategia di depistaggio volle incolpare dell’attentato, ma di una importante parte del popolo italiano di allora?"

"Quando poi la cronaca si pretende obiettiva e anzi rivelatrice ma opera in modo drasticamente selettivo; usa le sentenze a piacimento, prendendo come oro colato quella sul caso Pinelli (che a sua volta scandalosamente ignorava la testimonianza di Pasquale Valitutti circa la presenza di Calabresi nella stanza dell’interrogatorio) e sollevando dubbi non documentati su quelle che scagionano Valpreda e inchiodano Ventura e Freda (la teoria della miccia, quindi della seconda bomba, non ha mai avuto alcun serio riscontro); mostra tutti gli anarchici a parte Pinelli come un gruppo di fessi parolai talora violenti; quando lo spettatore non completamente ignorante dei fatti osserva tutto questo, il sospetto di un racconto ad usum Delphini si fa pesante."

"Giordana trasforma la storia collettiva di un Paese nell’intreccio di tre avvincenti story individuali, con i buoni incastrati dai cattivi (gli anarchici, i fascisti, una parte dei servizi segreti). "

"Troppa storia alimenta le narrazioni di Giordana, o troppo poca. Or sono dieci anni, La meglio gioventù.
Quella prospettiva, summa della sonnacchiosa concezione politica ulivista che proprio allora – dopo aver conosciuto il più traumatico dei risvegli – declinava nel più greve dei tramonti, era nutrita dall’ambizione di inquadrare in un’ecumenica Historia Oficial alcune fra le vicende maggiori dell’Italia repubblicana, immancabilmente rispecchiate nelle numerose microstorie della saga della famiglia Carati" aveva offerto una visione storica conciliativa, che scioglieva i conflitti trentennali di una società sempre più diseguale e iniqua in un’incongrua atmosfera di concordia quasi liliale, ingannevole fotografia dell’Italia presente (all’indomani di Genova 2001!) oltreché insoffribilmente paternalista, angustamente psicologistica, risibilmente sentimentale."


...è tutto ben scritto (come spesso accade) su GLI SPIETATI, a firma Hans Ranalli,  QUI


Il film si becca un 6,5: che qualche passo avanti dalla agghiacciante pedo-borghes-storic-mostruosità de La Meglio Gioventù sia stato fatto?!?


domenica 15 aprile 2012

Dove comincia l'Uomo


Fiutata la porta
L'uomo sprofonda
Varcando il sigillo
Che il Tempo ripose
Su ciò di più caro.

Luogo Prescelto:
Il Ponte Sacro
L'Arco nel Ciel.
 
Dentro, la sabbia
Fiamma e calcite
Rarefazione
Sfondi sfumati
Al disegno che fu.

Intenso, cinetico
Pittorico e vivo
Ombre danzanti 
Tempio Anima-le
Di Uro e Leone.

Unica Mano:
Artista Divino
Balla, Antropologo
Balla, Pittore
Balla l'Amore per il Dolore

Mai così uguali
Mai tanto diversi
Nello Spazio
E nel Tempo,
Nel Lato Blu

"I'm not working,
It's the Spirit!"

La Metà invisibile
E' Segno di Fluido,
Sapere perduto

Permeabilità.

PS Homo Spiritualis
Tu forse sai se
I Coccodrilli bianchi
Si occuperanno di te!




Le caverne sono simbolo di passaggio e trasformazione, discesa nella profondità, penetrazione finalizzata alla rinascita, nell'acqua delle cavità, fluido primordiale, e nelle vastità che a volte s'aprono nelle viscere della Terra. Cave of Forgotten Dreams è un film che si addentra e si sintonizza a una recente scoperta di immenso valore (mai pitture rupestri così antiche e così ben conservate). Un patrimonio dell'umanità (e non solo, va detto!) trasportato su pellicola che vedere in Italia e in 3D non è mica così scontato. A Milano, per pochissimi giorni, c'è questa possibilità.

Questa poesia in forma di recensione parla praticamente solo del soggetto dell'opera perché il soggetto è troppo straordinario per non accaparrarsi il massimo della mia attenzione (e del lirismo, in questo caso!). Sulle scelte filmico-artistiche del caro Herzog potrei solo dire che ci siamo: un appassionato e attento viaggio in un Tempio dell'Arte e del Sacro, un documentario descrittivo, da un punto di vista scientifico senza essere filomaterialista, ma con "quel pizzico" alla Herzog, per cui godere a raccontare stranezze, suggerire percorsi, ip(n)otizzare visioni. Ma, con tale materiale a disposizione, chissà quali traiettorie ed esperienze, filmiche ma non in stretto senso, si potrebbero realizzare. Questa, però, non è un'eventualità al momento concretizzabile visto che Chauvet, per ovvie ragioni di preservazione di ciò che è rimasto intatto per 30000 anni, non è visitabile. Tranne per la mini troupe del regista tedesco e per chi ha potuto godersi, anche grazie a un utile e riuscito 3D, il suo prezioso lavoro.