mercoledì 28 maggio 2014

#vincetemai (...o perlomeno uno ci spera)

Le ultime elezioni hanno portato ad alcuni risultati insperati e quindi particolarmente apprezzati.

Per quanto riguarda l'Italia, il temuto passo in avanti elettorale del movimento-azienda di Grillo e Casaleggio non si è verificato, e anche Berlusconi non è messo molto bene (anche se comunque non gli è andata malissimo, considerata la situazione personale e politica sua e degli "scagnozzi").

Forse a Grillo e soci stanno scoppiando in faccia non solo le urla sconsiderate, le dietrologie, le epurazioni, il primitivismo storico, i cappi sventolati dappertutto, ma molte delle contraddizioni politiche e culturali che questa esperienza politica nata e condotta in seno a internet sta via via manifestando. Tanto per citare l'ultima, l'apparizione gaudente del comico nel programma televisivo di Vespa, atto fino a poco tempo fa causa di espulsione di almeno una rappresentante in vista del partito di Grillo, con le solite modalità da gogna sessista e paracula.

Dall'altro lato, l'exploit di consensi del PD è dovuto principalmente al suo leader, alle sue promesse, alle sue capacità di politico dello spettacolo che non lesina misure anch'esse populiste. Resta però il fatto non da poco che il PD sia un partito con chiare regole democratiche di partecipazione, uno statuto votato e sottoscritto dagli associati, strumenti di controllo seri e pluripartecipativi, correnti di pensiero diverse al suo interno, ecc.

Per me, che non voto PD per via di una visione politica che giudico conservatrice, è comunque positivo che in questo momento storico, in Italia, si assista al lento declino del berlusconismo e al contenimento del populismo criptofascista del movimento di Grillo in favore di una crescita di un partito che non ha (per storia e realtà dei fatti) e si presume non assumerà, nel prossimo futuro, strutture e metodi politici smaccatamente antidemocratici, gravi collusioni con la criminalità organizzata e finanzaria o posizioni politiche di estrema destra.

Ancora più nel dettaglio, guardo con sollievo anche i risultati (esigui ma significativi) di NCD e dei “civatiani”, mentre al contrario mi fa specie il discreto successo della Lega di Salvini, personaggio che ha fatto della xenofobia la sua bandiera (in contrapposizione con il M5S si potrebbe parlare in questo caso di fascismo "più che consapevole").

In effetti, i primi colloqui europei post-elettorali dei due leader (uno non eletto ma comunque proprietario, oltre che portavoce) dei movimenti sopracitati farebbero intendere che l'asse populista di destra sia diviso a metà (per nostra fortuna) anche in Europa.

Comunque, divise o no, i successi delle realtà populiste e neo, post o criptofasciste in Europa è un segno della difficoltà a gestire il reale anche e soprattutto a causa delle "narrazioni tossiche" che vedrebbero sempre nell'altro e nella condivisione di regole e sovranità il nemico da abbattare da un lato, nel complottismo e nel disinteresse l'altra faccia della medaglia, quella che dà origine non solo all'astensionismo elettorale di massa, ma anche all'incapacità di collaborare o contribuire per la comunità eterogenea (quella reale) nella quale viviamo le nostre esistenze.

Perlomeno finchè esisterà uno straccio di sicurezza sociale, queste ultime due posizioni potranno comodamente essere perseguite. La radicalizzazione non virtuale delle conflittualità sociali dell'attualità potrebbero invece non consentire più il "tirarsi fuori" sia a livello di (pseudo)lettura storica dello scenario socio-politico in chiave complottista, sia a livello di rifugio nelle comunità ideali-intenzionali, nel disinteresse consumistico, nelle sterili (a tutti i livelli) sindromi di Peter Pan.

Quando a bruciare non sono (non saranno?) solo le baracche degli stranieri, ma fuoco e violenza pervadono (pervaderanno?) strade, televisioni, giornali, lo spazio politico umano si assottiglia anche nelle forme di rifiuto del potere. Quello che succede in Ucraina è lì a raccontarcelo, insieme agli esodi inarrestabili di migranti (a tal proposito leggi qui) e a tutti gli altri cupi scenari europei e mondiali con cui facilmente si perde contatto, nonostante questi siano legati a doppio filo con noi, anzi, siano noi.

Il dissenso costruttivo credo possa realizzarsi a sinistra, ed è per questo che il mio voto politico è andato alla lista legata a Tsipras, che ha fatto molto bene in Grecia e raggiunto l'obiettivo prefissato in Italia (con la soddisfazione, come diceva un amico, di poter votare una giovane Rom, purtroppo non eletta, altrimenti sarebbe piaciuto vederla al fianco dei simpaticoni di Jobbik o di Alba Dorata).

Certo non mi aspetto oggi che la sinistra possa governare da sola, ma credo in un concreto rilancio delle sue politiche, nella forza della sua proposta culturale, nel valore delle sue istanze sociali di inclusione e progresso dal basso e per il basso.

Penso che si possa fare comunità e che faccia bene a ciascuno di noi, penso si debbano aprire sempre più spazi di confronto, partecipazione e cittadinanza per tutti e soprattutto per gli ultimi; penso che una società sana abbia bisogno di scuole, tradizioni, cultura, socialità, natura, arte, libertà personali, giusti salari e possa invece fare a meno di eccessi, consumismo, protezionismo, carceri, proibizionismo, libertà finanziarie, asfalto, competitività sociale, sfruttamento umano, animale e territoriale.

Continua...

PS 1 Ecco un link per parlare di e da sinistra leggendo un gran bel romanzo storico e avventuroso. Senza dimenticare l'importante libro dell'amico Giuseppe Catozzella, di cui trovate notizia nel precedente mio post su questo blog.

PS 2 Vero che hanno usato lo stesso spezzone per mille altre cose, vero che ho già detto quello che ptoevo dire, però a me me piace e lo emtto pure qui:





8 commenti:

  1. Nemmeno io impazzisco per Renzi
    però questo risultato permette al PD di governare per i prossimi 3 o 4 anni
    e soprattutto dà al partito una coesione di cui c'è molto bisogno
    mi torna in mente Nanni Moretti che (in piazza Navona) esclamò "con questi dirigenti NON VINCEREMO MAI"
    profetava
    c'era bisogno di una faccia nuova
    non lamentiamoci

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  2. Ok, fatte salve le considerazioni fatte, non lamentiamoci, però manteniamo alta la guardia e incalziamo con un paio di ganci rigorosamente sinistri, quelli che sparigliano e sbucano da dove meno te l'aspetti. ;-)

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  3. quando tempo fa (ma nemmeno tanto), Matteo diceva che per vincere bisogna pescare nell'elettorato moderato e di destra, lo presero per un folle...e infatti come sempre il PD ha perso le elezioni.
    in America e nelle democrazie occidentali avanzate, lo spostamento di voti è la normalità, altrimenti vincerebbero sempre gli stessi...
    Parlare di nuova DC è assurdo, la verità è che ormai destra e sinistra, fascisti o comunisti, non esistono più...perciò i voti si prendono ovunque, e si vince.
    Adesso si tratta di capitalizzare il tesoretto di voti conquistati, sia in Europa che in Italia..la lista Tsipras, non deve cercare alleanze coi grillini, ma ricucire con Renzi, altrimenti che sinistra è?? infine, gli 80 euro, il taglio agli stipendi record dei manager pubblici, la tassazione delle rendite finanziarie, come le definisci? di destra?

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    1. Ciao luigi, felice di averti una volta anche di qua ;-)
      Magari i fascisti non esistessero più come dici tu, o anche il concetto (e l'evidenza reale) di destra o sinistra, piuttosto che le classi sociali. Il tuo discorso semplificatorio e un po' da Penny market è proprio quello del populismo politico e del primitivismo storico che citavo nel pezzo; del resto più volte ne abbiamo parlato anche da Rear ma forse non hai mai portato al famigerato Bar Sport considerazioni che andasseero al di là di un ragionamento che in un Bar Sport avrebbe potuto fare uno come Brera, tanto per fare un esempio, o un John Foot.
      I tagli di Renzi sono buone e sensate misure di risparmio, manca un discorso sulla progressività dei redditi e mancano delle vere politiche di sviluppo pensate per la classe lavoratrice, a cui invece è stato fatto il regalino del precariato con il jobs act.

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  4. Grillo incontra Farage mentre Barbara Spinelli dichiara di voler cercare una collaborazione con Grillo.Ferrero - ancora tu?- che non è populista manco un po' invece pensa ad un piano per il lavoro finanziato dalla BCE. Bingo.
    Prima che io diventi definitivamente di destra, si possono sentire parole "de sinistra" che non siano farneticazioni?
    Grazie.
    Che intende fare la l'Altra Europa in Europa? Non si è capito bene.Fare significa soprattutto con chi intende allearsi data l'entità delle forze in campo e l'antieuropeismo oramai parlamentarizzato.Se non ti dai una smossa tela scordi l'Europa sociale.
    Pietà di me,vi prego.

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    1. Cara sed, quali sarebbero le farneticazioni? Credo sia doveroso valutare ogni possibile convergenza ed alleanza...Lo scenario non è semplice, ovviamente.

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    2. Se invece le farneticazioni fossero i punti e gli interessi da seguire, le politiche, beh, dovremmo metterci a discutere di qual è il senso della politica per ciascuo di noi.
      Pensando però non sia questo il tema, credo come diceva Rear nel suo blog, che sia cosa buona e giusta tentare di scardinare il caos spaventoso ideologico e politico che attualmente posa le chiappe nel m5s, credo e spero che prima o poi succederà, e forse con alcune di queste persone saranno possibili pezzi di cammino comune.

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  5. Persone appunto,quindi elettori non il movimento che nel suo complesso sta dimostrando poco acume - credevo meglio - nelle alleanze europee.Tu sai come funziona in Europa.Il gruppo misto non c'è,ove mai Grillo dovesse allearsi con Farage le alleanze con i partiti di sinistra sarebbero impossibili. Di che parliamo?
    Ma tornando a bomba,gli elettori di Grillo vanno bene e i moderati con Valori non dissimili da quelli della sinistra no perchè non c'hanno il pedigree movimentista?
    E su smettiamola di fare vedove e gli orfani del novecento.
    L'entità delle forze in campo - destra,euroscettici,mezzi nazisti - impone riflessione e strategia.Ecco perché le farneticazioni mi fanno incavolare.Il nemico è altrove.Sveglia.

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